Mercoledì 5 dicembre è stato rinnovato il contratto nazionale del 2009. Abbiamo firmato un buon contratto perché…
… in questa difficilissima situazione economica, dopo 5 mesi di intensa trattativa con 7 incontri in “plenaria” e 10 in “ristretta”, siamo riusciti a raggiungere l’intesa con la controparte sul rinnovo del CCNL:
• nei tempi previsti
• prima della scadenza di quello precedente
• senza scioperi
… abbiamo ottenuto incrementi dei minimi del 7,1%, cioè 130 euro medi a regime di cui:
• 35 a gennaio 2013,
• 45 a gennaio 2014 e
• 50 a gennaio 2015
in 24 mesi verrà erogato l’intero aumento, abbiamo aumentato la contribuzione a MètaSalute, le indennità di trasferta e di reperibilità, le maggiorazioni per lavoro notturno;
… siamo intervenuti sull’inquadramento definendo finalmente una categoria intermedia tra la 3a e la 4a, denominata 3a S, un’altra intermedia tra 4a e 5a, una categoria e un articolo contrattuale specifico per i quadri, infine abbiamo definito di chiarire e semplificare gli automatismi nel passaggio tra 1a e 2a, e tra 2a e 3a, nonché di rivedere i profili professionali aggiornandoli e cancellando quelli ormai inadeguati.
… siamo intervenuti, dopo 18 anni dalla precedente riforma, sul trattamento in caso di malattia, rimodulando le tutele normative ed economiche: in particolare abbiamo previsto:
• l’innalzamento dal 50 all’80% del trattamento in caso di malattie prolungate
• abbiamo eliminato la cosiddetta sommatoria, cioè la somma delle malattie nel triennio precedente come criterio per la determinazione del trattamento economico e
• abbiamo rafforzato il meccanismo, già previsto nel CCNL, di contrasto all’assenteismo
… abbiamo riformulato le normative sui contratti atipici, e migliorato per tutti i lavoratori e lavoratrici notevolmente la facoltà, a fronte di esigenze familiari, di accedere al part-time,
… abbiamo aumentato le maggiorazioni e migliorato il diritto dei lavoratori e delle lavoratrici a utilizzare i PAR per esigenze personali e familiari, aumentando il numero di quelli individuali e riducendo il preavviso richiesto, nel contempo abbiamo rivisto il sistema degli orari e delle flessibilità, consentendo ad Aziende ed RSU un più facile ricorso all’orario plurisettimanale e allo straordinario, per cercare di cogliere le possibilità di ripresa produttiva.
Questo rinnovo è la “nostra” risposta alla crisi, cioè quello che il Sindacato con la propria Controparte può e deve fare a fronte di una situazione economica difficile la cui soluzione appare sempre più lontana.
La Uilm sa che non tutte le soluzioni sono in mano al Sindacato: si può e si deve ridurre il peso del fisco sulle retribuzioni che incide in modo ormai insostenibile sulla differenza tra ciò che paga l’azienda e ciò che prende il lavoratore, il CCNL metalmeccanico si inserisce però nello scenario delineato dalle Confederazioni sulla ripresa e sulla produttività.
Nei prossimi volantini la spiegazione di dettaglio degli interventi sui singoli istituti.
Roma, 5 dicembre 2012