Riportiamo un articolo della Uil nazionale
Il principio di uguaglianza è un principio da rispettare e realizzare ogni giorno rimuovendo tutti gli ostacoli economici e sociali che lo limitano e lo disconoscono. In tal senso, seppur alcuni dati economici mostrano segnali positivi, tuttavia i più recenti dati sull’occupazione femminile evidenziano ancora differenze di genere significative. Secondo i dati Istat, il tasso di occupazione femminile è al 49,3%, mentre quello maschile al 66,9%. In Italia, sono aumentate le famiglie monoparentali e, in molte di esse, il capofamiglia è una donna, con contratti, spesso, a tempo determinato o part time involontari.
Evidenti ancora le differenze fra le regioni che vedono le donne del Sud fortemente penalizzate e, infine, desta molta preoccupazione, il gender pay gap. Su questo punto la UIL sta spendendo le proprie forze, anche attraverso la contrattazione, per realizzare quel principio di uguaglianza fra i sessi e fra gli abitanti delle regioni d’Italia, senza operare alcuna discriminazione tra le persone. In questo senso, l’Accordo Interconfederale CGIL, CISL e UIL, sul nuovo sistema di relazioni industriali e modello contrattuale, contiene l’impegno di tutte le parti a superare le discriminazioni di genere e le differenze salariali fra i sessi.
Qui di seguito l’intero comunicato stampa UIL.